Dal Vangelo secondo San Giovanni 4,5-42: “In spirito e verità”
Breve riflessione
Tra samaritani ed ebrei c’era una disputa. Mentre i samaritani dicevano che il culto a Dio si poteva celebrare solo sul Monte Garizím e gli ebrei a Gerusalemme. Per i primi, che alcune regole dovevano essere rispettate e per altri, altre regole. In conclusione: non si parlavano. Improvvisamente, Gesù, un ebreo, appare e chiede alla donna, una samaritana, dell’acqua. Ha sete e chiede acqua. È un essere umano che espone il suo bisogno. Senza ulteriori indugi. Gesù non si preoccupa che la donna sia samaritana. È un’altra sorella. Lei è la figlia di Dio.
Inizia un dialogo nel quale Gesù inviterà la samaritana ad andare oltre le norme e i riti. Come dice Gesù, sta arrivando il momento in cui coloro che adorano Dio lo faranno in “Spirito e Verità” e non su questa montagna o sull’altra, o obbedendo ad alcune leggi o ad altre. A questo punto, la mente della donna samaritana si apre e non può fare a meno di annunciare ciò che ha “visto e sentito” agli altri samaritani.
Ma cosa significa “IN SPIRITO E VERITÀ”? Forse dovremmo mettere a confronto questa storia della donna samaritana con la parabola del buon samaritano, in questo tempo “Coronavirus”, ricordando in modo particolare tutti gli ospedalieri che sono in prima linea, e non solo. Forse lì troviamo la chiave di ciò che significa adorare Dio per Gesù. Non è qualcosa che viene fatto solo nel tempio – ricordiamo che nella parabola l’atteggiamento del sacerdote e del levita viene disapprovato – perché Dio è adorato ovunque uno si trova. Più specificamente, nel vicino bisognoso e sofferente. A questo punto mi viene in mente la citazione di Sant’Ireneo: “La gloria di Dio è nell’uomo vivente”. La proposta di Gesù per gli ebrei e i samaritani è la stessa: il culto non va oltre l’essere un rito se non si basa su un vero amore per Dio che si manifesta innanzitutto nell’amore per i nostri fratelli e sorelle, per i nostri familiari, specialmente quelli che soffrono.
Mi auguro che in questa Quaresima particolare ci impegniamo ad adorare Dio in Spirito e Verità, nei nostri fratelli e sorelle, anche semplicemente Restando a casa come ci viene chiesto in questo periodo, passando tanto tempo insieme in famiglia. Che le regole per la prevenzione della diffusione del Coronavirus ci aiutino ad essere ancora più famiglia unita, più comunità DISTANTI ma UNITA nella preghiera in “Preparazione alla Pasqua”. – AONE.
Buon cammino quaresimale!