III DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO B – 2021

Dal Vangelo secondo Giovanni 2,13-25: ” La vera religione”

Con chi si adira Gesù? Tante volte era andato nel tempio e vi aveva trovato quel commercio di animali per i sacrifici e quei cambiavalute. Perché questa volta e non altre? E’ come se la sua vita pubblica lo avesse messo a contatto con il deserto interiore della gente. E’ come se avesse scoperto, incontrando tante persone, quanto la materializzazione del culto ingannasse le persone semplici, allontanandole dalla vera conoscenza del Padre.

Anche oggi, il più delle volte senza che se ne rendano conto, molti cristiani rovesciano i banchi dei mercanti di religione.
Un missionario ha rifiutato di diventare vescovo, perché in coscienza non se ne sentiva capace, data la situazione della chiesa in quella regione. A lui pareva che accettare quest’incarico sarebbe stato patteggiare con una politica trionfalistica che non teneva conto dei veri bisogni spirituali della gente. I suoi superiori lo trattano tuttora come un verme, ma lui continua nella fedeltà della sua coscienza.

Quale segno ci mostri per fare queste cose? Dicono i giudei, come chiediamo anche noi a chi rovescia le nostre sicurezze. Gesù è venuto a offrire al cuore dell’uomo e della donna il culto in spirito e verità. Ma è più facile mercanteggiare con Dio che scendere nel profondo della propria coscienza, di fronte alla nostra libertà.

Ciò che appare come trasgressione può essere invece obbedienza alla verità, come il gesto di Gesù che caccia via i venditori dal tempio.
L’unico vero tempio è il cuore dell’uomo e della donna, il luogo irrinunciabile della sua libertà. Gli atti di culto non possono mai sostituirsi alla libera adesione all’amore che è l’essenza della vita umana.

Il Dio di Gesù Cristo non chiede sacrifici, ma cuori disposti ad aprirsi alla sua tenerezza operosa. Non chiede prestazioni meritorie, ma disponibilità all’amore. Gesù si erge contro un culto che avvilisce l’uomo, lotta contro le pratiche adempiute per essere in regola

In definitiva, Gesù è adirato perché il Tempio non svolge più il suo ruolo: non aiuta la gente a incontrare Dio. Per questo Gesù annuncia in modo enigmatico a chi l’ascolta che lui è il nuovo Tempio: per mezzo di lui gli uomini potranno incontrare Dio. Ma i suoi discepoli comprenderanno le sue parole soltanto dopo la sua risurrezione.

BUON CAMMINO!

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