Dal Vangelo secondo Giovanni 3,14-21: Chi lo guarda resta in vita”
Il Figlio dell’uomo non è venuto per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Non siamo salvati automaticamente da lui, ma per mezzo di lui. La salvezza avviene con la collaborazione della nostra libertà.
Mosè innalzò un serpente di rame su un’asta per salvare gli ebrei morsicati dai serpenti: chi lo guardava restava in vita. Guardare in faccia il nostro male è già rinunciare a esserne le vittime. Il vecchio Adamo resta tuttavia, in ciascuno di noi, sempre tentato di accusare se stesso o gli altri, di vergognarsi o di giudicare. Il profeta Zaccaria annunciava già come segno dei giorni del Messia, che gli uomini guarderanno a colui che hanno trafitto e saranno allora ricolmi di uno spirito di grazia e di consolazione.
Anche se la consapevolezza del nostro male è condizione necessaria per la guarigione, finché non abbiamo perdonato a chi ci ha ferito o finché non abbiamo assunto le conseguenze dei nostri peccati nella vita degli altri, il male si perpetua, perché la vendetta risponde all’offesa con la negatività.
Sulla Croce, Gesù incarna tutto il dolore innocente della storia, inflittogli da persone non consapevoli del male che dimorava nel loro cuore e che riversano su di lui. In un certo modo, siamo tutti delle vittime innocenti, giacché sin dalla nascita ciascuno porta in sé il male ereditato delle generazioni precedenti e si trova lanciato in un mondo dove il male talvolta inficia le relazioni.
Tuttavia da soli non sappiamo assumere questo male, ne restiamo succubi. Perciò su Cristo si è scagliato l’odio umano (quell’odio che è sempre il frutto insalubre di una ferita spesso inconscia), ma non si lamenta, non accusa, anzi prega perché siano perdonati i suoi carnefici. Diventa persino il loro avvocato, svelando la loro inconsapevolezza: non sanno quello che fanno, non sanno che si vendicano di ferite che non sono state guarite. Morendo, ci lascia il suo Spirito. Quello stesso Spirito che lo ha condotto così lontano sulla via del perdono, pervade ormai l’umanità, rendendolo possibile la trasformazione del male in amore per via del perdono già donato in Cristo. Guardare alla mitezza del signore inchiodato sul legno è lasciarsi permeare dalla salvezza, dal suo Spirito che rivela che solo l’amore guarisce dal male.
BUON CAMMINO!
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